Rapporto INPS lavoro pubblico. Aumentano i precari nella scuola non gli stipendi

di redazione 13/09/2023 ECONOMIA E WELFARE
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Il Rapporto annuale sul lavoro pubblico dell’INPS evidenzia variazioni significative nei redditi dei dipendenti pubblici in Italia, con particolare attenzione al settore dell’istruzione. Da report sono emerse alcune criticità, parte delle quali ieri evidenziate dal rapporto OCSE sullo stato dell’istruzione italiana.

Diminuzione dei redditi nel settore della scuola pubblica: nel settore della scuola pubblica, i redditi annui degli insegnanti e degli operatori sono diminuiti in media da 31.000 a 26.000 euro all’anno. Questa diminuzione è attribuita principalmente all'”aumento importante dei lavoratori temporanei”. Questo suggerisce che una parte significativa del personale scolastico potrebbe essere composta da lavoratori con contratti a termine o precari, che tendono a ricevere retribuzioni più basse rispetto ai loro colleghi con contratti a tempo indeterminato.

Aumento dei redditi in altri settori pubblici: al contrario, il rapporto evidenzia un aumento dei redditi annui nel settore della pubblica sicurezza e nell’ambito dell’università ed enti di ricerca. Nel primo caso, si è passati da circa 35.100 euro a 42.720 euro, mentre nel secondo caso da 44.100 euro a 47.700 euro. Questo può essere dovuto a vari fattori, tra cui il tipo di lavoro svolto, le qualifiche richieste e i contratti di lavoro.

 
Infatti il rapporto OCSE 2023 ha evidenziato, in realtà confermato, una serie di problemi legati all’istruzione e al corpo docente in Italia. Che gli stipendi dei docenti italiani, soprattutto se confrontati con quelli degli altri Stati, siano bassi e che la classe docente ha una età media non certo giovanile, non diciamo nulla di nuovo. Insomma, non c’era bisogno dell’OCSE per scoprirlo.
 

Stipendi dei docenti: uno dei principali problemi evidenziati dal rapporto è la bassa retribuzione dei docenti italiani, specialmente in relazione al grado di istruzione e all’esperienza. In media, gli insegnanti delle scuole superiori con 15 anni di esperienza in paesi OCSE guadagnano molto di più rispetto ai loro colleghi italiani. E’ interessante come l’OCSE metta in relazione lo stipendio e la motivazione dei docenti. Un punto importante sul quale riflettere.

Diminuzione degli stipendi: Non solo i docenti non guadagnano quanto i colleghi in altre aree del mondo, ma nel periodo compreso tra il 2015 e il 2022, gli stipendi dei docenti italiani della scuola secondaria superiore sono diminuiti in termini reali (cioè il suo potere di acquisto) del 4%, mentre in molti altri paesi OCSE sono aumentati o rimasti stabili in termini reali.



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